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martedì 20 maggio 2014

Peter Pan: buono o cattivo?


Le fiabe. Chi di voi, grandi e piccini, non ha mai sognato ad occhi aperti leggendo una favola, quelle che ti fanno evadere dalla realtà, che allietano i nostri cuori e che ci danno speranza anche quando le cose non vanno, o la luce della speranza è fievole o a volte inesistente.

Tra queste c'è da sempre una delle più amate, perchè forse corrisponde alla realtà. Alzi la mano chi non ha mai letto, ascoltato o visto la favola di Peter Pan. Il ragazzo che non voleva crescere e che si rifugia nell'Isola che non c'è popolata da fate, sirene, indiani e pirati per sfuggire ai problemi dei grandi.

Da sempre in tutte le sue versioni (teatrali, fiabesche e cinematografiche) Peter Pan, l'eterno bambino, risulta essere il buono della storia, contrapposto al perfido Capitan Uncino. E se non fosse così?

Nell'opera principale di James Matthew Barrie infatti, e tutti i suoi derivati, Peter Pan è colui che si prende cura dei bambini sperduti, a cui è in cerca di una persona (Wendy) che le faccia da madre. Peter da sempre protegge Trilly, la fatina che con la sua polvere magica mescolata ai "pensieri felici" permette di volare. Peter è anche il padrone dell'Isola.

Ma se, come detto, Peter Pan effettivamente non fosse buono? Ci verrebbe subito da dire "Uno che non vuole crescere ha davvero dei seri problemi!", e poi "Uno che se ne va in giro per il mondo strappando ad esso una delle cose più belle, cioè i bambini, è davvero spostato!". Peter vuole tenere e avere tutto e tutti per se, vuole comandare sull'Isola. Fa riflettere anche l'interpretazione del personaggio nel noto telefilm della ABC Once upon a time, in cui il nostro Peter viene presentato davvero perfido e cattivo, e abbastanza "spostato" diciamo.

D'altronde se Peter Pan fosse veramente cattivo di conseguenza Capitan Uncino?

Secondo Barrie Giacomo Uncino sarebbe la nemesi di Peter. L'uno rappresenta il bene, l'altro il male. A questo punto se Peter Pan sarebbe il cattivo, di conseguenza Capitan Uncino rappresenterebbe la parte "razionale" del romanzo, colui che, al contrario di Peter Pan non crede che bisogna rimanere bambini in eterno, ma crescere ed affrontare la vita con la sfacciataggine e la cattiveria di un adulto. D'altronde Uncino è un magnifico cantastorie e ama i fiori e la dolce musica.

Naturalmente il romanzo di Peter Pan rappresenta la voglia di rimanere bambini, il rifiuto di crescere. E' crescendo infatti che iniziano i problemi degli esseri umani. Che problemi hanno i bambini se non quello di giocare e divertirsi? E' un rifugio perfetto dai mali della vita.

Ma è giusto evadere così dalla realtà e quindi rifiutarsi di crescere? Rimanere bambini alla fine sarebbe la soluzione più "comoda", però resta per certi versi sempre quella più affascinante. Quindi è giusto essere Peter Pan o Capitan Uncino? A questo punto la domanda è d'obbligo: Peter Pan è buono o cattivo?

Per i sognatori che vogliono ritornare bambini e/o scappare dalla realtà, o per coloro che vorranno scoprirlo c'è solo un modo: credere nelle fate, dirigersi verso la seconda stella a destra, e poi dritto fino al mattino!




Francesco Puleio

1 commenti :

  1. bello mi ha un po' fatto restare male pk credevo che Peter fosse buona ma carino daiii

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