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sabato 29 marzo 2014

Azzurrina: la leggenda senza tempo.



Questa inquietante storia, affonda le sue radici nella notte dei tempi.
Tutto inizia, quando la figli del feudatario di Montebello di Torriana, un paesino nell'entroterra riminese, sarebbe prematuramente scomparsa il 21 giugno del 1375.
Azzurrina, si  chiamava la bambina, i documenti dell'epoca dicono che fosse una bambina albina.
L'albinismo, è una malattia congenita che consiste nella totale o parziale perdita della pigmentazione che dona il colore alla pelle, all'iride, ai capelli.
Questa caratteristica in età medievale, veniva considerata come una maledizione e collegata ad eventi di natura diabolica, per questo, la madre decise di tingergli i capelli di nero regolarmente.
Ma poiché i materiali dell'epoca erano estremamente volatili, a ciò, si aggiunse la scarsa capacità dei capelli albini di trattenere la pigmento, questi davano alla bambina riflessi azzurri come i suoi occhi: da qui il nome " Azzurrina".
Questo portò la famiglia a tenere Azzurrina sempre sotto sorveglianza evitando le dicerie e il pregiudizio popolare.
La leggenda vuole che il 21 giugno del 1375, una notte buia e tempestosa, mentre la bambina stava giocando nel castello, avrebbe inseguito una palla caduta dalla scala all'interno della ghiacciaia sotterranea, con l'obiettivo di recuperarla.
Da li, il vuoto.
Nessuno avrebbe più ritrovato il corpo.
Sembra da fonti storiche che il fantasma della bambina, sia rimasto presente ancora nel castello e che ogni cinque anni, in concomitanza con il cadere del solstizio d'estate, torna a farsi sentire.
                                                                                                                                   

Mister X

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