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giovedì 10 aprile 2014

Ragazza dichiarata morta si risveglia in obitorio.


Una studentessa racconta la sua esperienza paranormale. Graciela,  si trovava sotto i ferri  durante un’operazione chirurgica in un ospedale in Costa Rica. La ragazza scrive dettagliatamente ad una fondazione che si occupa di raccogliere tutte le esperienze pre-morte delle persone, si tratta della Near Death Experience Research Foundation (Fondazione per la ricerca sulle esperienze di pre-morte) che mette a disposizione degli utenti uno spazio su cui poter raccontare la propria storia.


Racconta:  “Ho visto i medici che lavoravano velocemente su di me. … Erano agitati. Hanno guardato i miei segni vitali e mi hanno fatto una rianimazione cardiopolmonare. Ognuno di loro ha cominciato a lasciare lentamente la stanza. Non ho capito perché si comportavano così. Tutto era tranquillo. Ho deciso di alzarmi. Solo il mio medico si trovava ancora sul posto, guardava il mio corpo. Ho deciso di avvicinarmi, ero in piedi vicino a lui, sentivo che era triste e che la sua anima soffriva. Ricordo che gli ho toccato la spalla, poi se n’è andato. In quel momento il mio corpo ha cominciato ad elevarsi ed elevarsi, posso dire di essere stata trasportata da una strana forza. È stato fantastico, il mio corpo stava diventando più leggero. Mentre passavo attraverso il tetto della sala operatoria, ho scoperto che riuscivo a muovermi ovunque volessi. Sono stata portata in un posto dove le nuvole erano brillanti, una stanza o uno spazio. Tutto intorno a me era chiaro, molto luminoso e il mio corpo si riempiva d’energia, gonfiando il mio petto di felicità. Ho guardato le mie braccia, avevano la stessa forma degli arti umani, ma composte da una materia differente. La materia era come un gas bianco mescolato con un bagliore bianco, un bagliore argenteo, bagliore perla intorno al mio corpo. Ero bella. Non avevo uno specchio per guardarmi in faccia, ma io potevo sentire che il mio viso era carino, ho visto le mie braccia e le mie gambe, avevo un abito bianco, semplice, lungo, fatto di luce. La mia voce era come quella di un adolescente mischiata con il tono di voce di un bambino. All'improvviso una luce più chiara del mio corpo si è avvicinata. La sua luce mi abbagliava. Egli ha detto con una voce molto bella: «Non sarai in grado di continuare». 


Graciela, sostiene di essersi risvegliata all'obitorio, salvo poi scoprire di essere stata portata lì per errore. 
La ragazza conclude il suo racconto : “Una cosa che ho imparato è che non bisogna perdere tempo a fare le cose sbagliate, dobbiamo fare del bene per noi stessi. È come una banca: quello che risparmi è quello che ottieni alla fine".


Questa è l'ennesima esperienza che ci viene raccontata, forse dai più scettici sarà una delle tante storie assurde o da “pazzi” , ma sicuramente pensare che la nostra vita non finisce con la morte dovrebbe farci sperare, non solo per noi, ma anche per i nostri cari che hanno lasciato il mondo terreno e che sono sicura un giorno rincontreremo in un altro mondo, sicuramente un mondo migliore di questo. 


di M.Giusy Margiotta

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