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sabato 29 marzo 2014

Nutrirsi: un dovere sociale...la nascita della Cucina!

"Chi ha inventato la ricetta di una pietanza nuova
                                  ha fatto di più per l'umanità di chi ha vinto delle guerre."


Scriveva così il gastronomo Brillant-Savarin. La cronaca delle invenzioni culinarie racconta a suo modo la storia dell'umanità. Alzare i coperchi delle pentole dei tempi andati e scoprire i manicaretti e le abitudini dei nostri avi ci riserverà ghiottissime sorprese.
La storia della cucina ha inizio, almeno 500 000 anni fa, con la scoperta del fuoco. La cottura non solo cambia il gusto degli alimenti, ma ne facilita la conservazione. Per millenni interi il Cuoco sarà soprattutto colui che conosce l' arte di far nascere, di conservare e di utilizzare il fuoco.
Nel corso dei secoli la Cucina si è evoluta, sia nella tecnica che negli ingredienti; in ogni zona del globo c'è oggi una tradizione culinaria frutto della continua evoluzione.
Per diversi secoli si alternarono i metodi e gli ingredienti, cominciarono a nascere i primi recipienti in ceramica e consecutivamente si iniziarono a cucinare i primi stufati e le polente di cereali, si coprì anche fermentazione dalla quale nacquero poi bevande come vino e birra.



Per i Signori del Medioevo era una questione d' onore dimostrare la propria potenza e ricchezza con sontuosi banchetti. un pasto comprendeva da due a sei portate che non si susseguivano con un ordine particolare.
Dal Mediterraneo soffia un vento di novità. Il Rinascimento italiano diffonde le sue specialità in tutta Europa. Lo zucchero fa così la sua entrata trionfale nella cucina francese. I colori e i sapori  del Mezzogiorno contribuiscono ad arricchire i mercati del Nord.
E' vero che le novità sono venute dall'Italia  ma è la Francia a dare i natali alla cosiddetta "Nouvelle Cuisine" per merito di Henri Gault e Christian Millau. Essa ha beneficiato dei legami che si sono stabiliti fra la nuova guida, i suoi Chef,ed una nuova clientela, in particolare costituita da uomini di affari. Ma ha anche giocato un grande ruolo nella definizione di una nuova Gastronomia ed ha contribuito a far affermare lo status degli Chef.



Gli amatori della buona tavola si trasformano in professionisti della critica gastronomica. Vengono pubblicate molte opere come  il Grande Dizionario della Cucina di Alexandre Dumas.
Alla fine del XIX secolo, ricette raffinate ispirate dal genio dei grandi Cuochi, ma adatte alla disponibilità economica di una famiglia media, appaiono sotto forma di raccolta in volume e anche sulla nascente stampa al femminile. Queste ricette, che fanno tesoro degli insegnamenti della raffinata alta cucina internazionale e delle tradizioni regionali, annunciano l'epoca della cucina borghese.
La "nuova cucina" ha portato fino all'estremo la tendenza manifestata fin dai suoi esordi: lasciare ai cibi il loro sapore originario, alleggerire i condimenti, riscoprire verdure dimenticate, trasformare ogni piatto in una tavolozza dai raffinati colori. Una semplicità che non è altro che estrema raffinatezza.







Valentina

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