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martedì 22 aprile 2014

Caso Amstrong: Bruyneel squalifica di 10 anni!


E' stata una delle pagine più tristi e scandolose della storia del ciclismo legata al doping, quella del corridore americano Lance Amstrong, vincitore di sette Tour de France consecutivi ma revocati per uso di sostanze vietate.

A quasi due anni dalla squalifica a vita del corridore texano, arrivano le prime decisioni della corte di arbitrato americana (American Arbitration Association) dell’Usada, l’agenzia antidoping statunitense, che ha inflitto una squalifica di 10 anni a Johan Bruyneel, otto al medico Pedro Celaya e al preparatore José Pepe Marti, tre dei grandi protagonisti dello scandalo doping legato a Lance Armstrong e all’Us Postal.

Bruyneel è stato il mentore del texano, il principale artefice dei sette trionfi consecutivi al Tour de France (poi cancellati) e del dominio assoluto della formazione americana. Armstrong a un certo punto non ha potuto più tenere il team manager belga al di fuori dei propri problemi e, recentemente, non solo lo ha ritenuto consapevole ma anche complice nelle pratiche dopanti che lo hanno riguardato nel corso dei suoi anni d’oro all’Us Postal. Stesso discorso dicasi per Celaya (medico della squadra di Lance dal 1997 al 1998, poi fu sostituito con Luis Garcia del Moral prima di ritornare nel 2004) e per Marti.

L’Usada li ha riconosciuti colpevoli di “molteplici violazioni alle regole antidoping nel corso di diversi anni”. Secondo i tre membri del panel indipendente chiamato ad esprimersi sul caso “le prove stabiliscono in maniera definitiva che Bruyneel era all’apice di una cospirazione per il ricorso al doping sistematico ai team della Us Postal e della Discovery Channel, per molti anni e con il coinvolgimento di diversi corridori. Allo stesso modo il dottor Celaya e Marti facevano parte o avevano un ruolo strumentale al complotto”. In precedenza, nell’ambito della stessa inchiesta, l’Usada aveva radiato i medici Michele Ferrari e Luis Garcia del Moral, entrambi collegati alle pratiche illecite commesse dal team statunitense.


Francesco Puleio

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